
Una manifestazione culturale in espansione che da questโanno approda anche a Brognaturo
Nessun red carpet su cui sfilare. E neppure fari puntati su personaggi famosi che attirano โcultoriโ di selfie e autografi. A fare da richiamo ci sono idee e parole che prendono forma e contaminano unโintera comunitร . Cโรจ la forza di un progetto che invade i vicoli di un borgo, rispettando la sua naturale connotazione e lasciando tracce tangibili, indelebili. Cโรจ la condivisione e la partecipazione attiva di un gruppo di persone che si riconoscono lungo i contorni di unโidentitร comune da preservare e valorizzare. ร questo il Festival โnTramenti a Cardinale, comune montano in provincia di Catanzaro che conserva le rovine del borgo antico tra un silenzio innaturale e il fascino irregolare di vecchie abitazioni abbandonate.
Luoghi prescelti da un collettivo di professioniste provenienti da tutta Italia, guidato dalla storica dellโarte Maria De Giorgio, per spargere i semi della cultura. La cultura, declinata nelle svariate forme dellโarte, come strumento per ottenere la libertร di pensiero, per avere unโopinione, per riuscire a vivere in un posto aprendosi ad altri mondi con cui avviare uno scambio proficuo. Lo stesso scambio โa somma positivaโ che nella tre giorni, dal 23 al 25 agosto, รจ stato ottenuto dallโinterazione tra la comunitร locale e gli artisti contemporanei Claudio Chiaravalloti (in arte Claudio Morne), Francesco Caporale (in arte Fra! Design) e Giovanni Esposito (in arte Quasirosso) che hanno realizzato i tre murales tra le case diroccate del borgo antico. Opere che riprendono il tema affrontato nella seconda edizione di โnTramenti ossia โIl corpo tra reale, percepito e rappresentatoโ e che sono perfettamente contestualizzate nel posto che le ospitano con il richiamo al passato (nel caso di Morne) oppure con la rappresentazione di storie personali e interiori in cui chiunque puรฒ riconoscersi.
SFIDA VINTA. Spenti i riflettori della kermesse – che il Comune di Cardinale ha parzialmente patrocinato e che, come ha evidenziato l’assessore alla Cultura Giosuรจ Costa, ha fortemente sostenuto l’idea della Via dell’Arte-, a tirare le somme รจ il direttore artistico Maria De Giorgio: โIl coinvolgimento trasversale che abbiamo registrato รจ il vero successo dellโiniziativa. Siamo riusciti nellโintento di catturare lโattenzione di un pubblico variegato attraverso una serie di azioni miste che spaziano dal mondo della street art ai workshop multidisciplinari, dallโambito scientifico a quello artistico-filosofico, o ancora offrendo alla collettivitร lโesperienza dello showcooking live con Paolo Caridi, che ha esaltato lโautenticitร del territorio che produce la famosa โTonda Calabreseโ. Questo tipo di programmazione ha stimolato le persone, parte integrante dellโiniziativa, allโosservazione, alla riflessione e alla curiositร โ.
COLTIVARE LA DIMENSIONE DEL BELLO PER CURARE LE FERITE. Lโobiettivo รจ lasciare in ereditร e in custodia alla comunitร una sorta di museo diffuso: โIn queste due prime edizioni sono state realizzate sei opere di arte pubblica. Una raccolta che potrร in futuro arricchirsi con installazioni site specific ed anche scultoree cercando di popolare gli spazi che in parte sono stati dimenticati. I creativi hanno operato nelle aree โCavalieriโ e โMarchisiโ dove sono evidenti le ferite e le lacerazioni lasciate dagli avversi avvenimenti storici. Qui le opere sono un dato tangibile, diventano testimonianza del Festival e danno vita ad una dimensione del ricordo visivo, superando il ricordo legato alla mera memoria che puรฒ derivare dalla partecipazione agli eventi. Questa operazione permette di coltivare la dimensione del bello. Inserire tra le macerie degli elementi di bellezza diventa una cura, per lโocchio e per lo spirito, un modo per tutelare il territorioโ.
LA VIA DELLโARTE E DEI SAPORI: IL COLLEGAMENTO CON LA TAPPA DI BROGNATURO: Un Festival in espansione. Dopo Cardinale che ha visto le tre giornate dal 23 al 25 agosto, da lunedรฌ 28 e fino allโ1 di settembre โnTramenti, con il sottotitolo di โTerra chi chiamaโ si sposta a Brognaturo, altro paese delle Serre calabresi: โLโidea รจ di creare la via dellโarte e dei sapori. I sapori sono lโidentitร territoriale, ogni paese ha infatti la propria caratteristica peculiare sia di cadenza linguistica sia di affiliazione ad alcuni alimenti. Dallโaltra parte vorremmo che ci fosse una continuitร di dialogo tra queste comunitร suscitata dalla cultura e dallโimpronta dellโarte che rimane. Lโimpegno รจ volto affinchรฉ le piccole comunitร comprendano la necessitร di unirsi tra di loro, unโunione che puรฒ dare forza, creare coesione, apertura, essere da sprone per la crescita e lo sviluppo di queste aree. Non vogliamo erigere muri ma abbatterli. Questo puรฒ invogliare le persone che pensano che le potenzialitร turistiche della Calabria siano esclusivamente legate al mondo del mare a spostarsi anche verso lโentroterra, la parte piรน ricca di questa regione dal punto di vista storico-culturale e a scoprire unโaltra faccia della nostra regione.
A tal proposito trovo interessante il concetto espresso dal regista Michelangelo Frammartino durante la presentazione della pellicola โLe quattro volteโ ossia che bisogna immaginare la fascia costiera come la pelle della Calabria mentre i paesi dellโentroterra sono gli organi vitali. Per attirare le persone verso queste zone bisogna renderle piรน attrattive, anche dal punto di vista mediatico, ad esempio attraverso il circuito delle opere dโarte. A queste due tappe, Cardinale e Brognaturo, ci auguriamo di aggiungerne altre in modo da creare aggregazione dialogativa e far uscire dalla dimenticanza i comuni montaniโ.
I CONTENUTI. Innovativi, dirompenti, stimolanti gli argomenti affrontati: โAbbiamo osato molto dal punto di vista della proposta. Abbiamo trattato il tema del corpo sotto tanti punti di vista e sfaccettature. Abbiamo sfidato la platea indicando prospettive inusuali e ambiziose. Ad esempio la proiezione della pellicola di Frammartino รจ stata una proposta rischiosa perchรฉ si tratta di unโopera complessa, di livello dove lโassenza di dialogo richiede ancora piรน attenzione. Eppure la piazza era gremita e nessuno ha abbandonato le sedute. Le persone sono rimaste fino alla fine. Il regista ha accettato di raccontare la sua visione del film. Molte persone hanno ritrovato in quella pellicola una dimensione rurale che riconoscevano: il belare della capra, la figura anziana, una serie di rituali che vengono portati avanti, il lavoro dei carbonai, la natura superba. ร stato un momento significativo del Festival. Il pubblico รจ stato sfidato anche nella proposta dello spettacolo di danza e recitazione dal titolo Rituale con Annalisa Pisani e Roberta Sesisto, dove la parola si รจ unita al movimento del corpo e alle sonoritร innovative sul sagrato della Chiesa ottenendo una narrativa fatta da unโarticolazione ben diversa rispetto a quello che รจ il classico teatro che in genere viene presentato nelle zone piรน interne. Di grande impatto per i partecipanti anche il workshop sulla fotografia per indagare il corpo e condividere con tutti quella che ciascuno riconosce come la parte di se che crea disagio. In questo caso cโรจ stata una partecipazione consapevole soprattutto da parte di donne adulteโ.
GLI ARTISTI. Il risultato del live painting della seconda edizione di โnTramenti รจ un tris di opere di qualitร : โAmiamo lasciare agli artisti la propria libertร di espressione ma condividendo il tema madre che in questo caso era quello del corpo. Ognuno lo ha affrontato dal proprio punto di vista. Nellโillustrazione di Chiaravalloti cโรจ il corpo che trasmette emozioni: lโabbraccio e lโincontro percepito nel volto e nello sguardo. Quello di un nonno che accoglie i propri nipoti. Un murales di grandi dimensioni posizionato nella parte piรน alta del borgo che sovrasta la zona circostante e attraverso le linee cinetiche dai colori caldi trasmette energia e vitalitร . Fra! con la doodle art ha realizzato unโopera dalla lirica scherzosa, spensierata ma che racchiude le tante storie che ha raccolto interpellando la gente del posto e la comunitร social. Ogni oggetto rappresentato racchiude il rapporto, a volte anche problematico e conflittuale, con il proprio corpo: lo specchio che spaventa, la felpa che serve a coprire una fisicitร non apprezzata. Cโรจ stato un grandissimo scambio e possiamo definirla unโopera comunitaria. E poi il muro dellโartista campano Quasirosso dove il corpo si scompone in una serie di ingranaggi che diventano elementi decorativi. Tutte opere che attendono di essere osservate e interpretate. Che vivranno e si rinnoveranno nel tempo attraverso lo sguardo di ogni visitatore. Lโarte che diventa richiamo, che accoglie, che unisce e che proietta lโintera comunitร sul mondo.
IL GIOIELLO IDENTITARIO. Altra traccia โluminosaโ lasciata dalla seconda stagione della kermesse รจ il gioiello che diventerร il simbolo identitario del Borgo di Cardinale. Il concetto di base per lโelaborazione del monile รจ partito dalla selezione di bozzetti prodotti per il contest โDi mano in manoโ con la chiamata ad elaborare un progetto sulla nocciola tonda di Calabria. La scelta, tra le venti adesioni, รจ ricaduta sul progetto di Laura Paterlini di Reggio Emilia che concepiva un gioiello formato da una corazza colorata con allโinterno un nucleo in filo metallico.
Lโelaborazione รจ stata curata dal team di Officina Orafa attenendosi al concetto di base ampliandolo e adattandolo alle esigenze di produzione. Nasce cosรฌ il gioiello โscorzaโ che vede un elemento di corazza metallica con smalti policromi a protezione del nucleo, la nocciola tonda calabrese, realizzato anchโesso in argento massiccio a simboleggiare la comunitร che si stringe a protezione del bene per essa piรน prezioso: la nocciola. I colori utilizzati per gli smalti richiamano gli elementi della natura: sole, cielo, vegetazione e terra. Elementi anchโessi da proteggere e da tutelare.
Rosita Mercatante per Davoli Zone – Portale dello Jonio




Tutte le reazioni:
Una manifestazione culturale in espansione che da questโanno approda anche a Brognaturo
Nessun red carpet su cui sfilare. E neppure fari puntati su personaggi famosi che attirano โcultoriโ di selfie e autografi. A fare da richiamo ci sono idee e parole che prendono forma e contaminano unโintera comunitร . Cโรจ la forza di un progetto che invade i vicoli di un borgo, rispettando la sua naturale connotazione e lasciando tracce tangibili, indelebili. Cโรจ la condivisione e la partecipazione attiva di un gruppo di persone che si riconoscono lungo i contorni di unโidentitร comune da preservare e valorizzare. ร questo il Festival โnTramenti a Cardinale, comune montano in provincia di Catanzaro che conserva le rovine del borgo antico tra un silenzio innaturale e il fascino irregolare di vecchie abitazioni abbandonate.
Luoghi prescelti da un collettivo di professioniste provenienti da tutta Italia, guidato dalla storica dellโarte Maria De Giorgio, per spargere i semi della cultura. La cultura, declinata nelle svariate forme dellโarte, come strumento per ottenere la libertร di pensiero, per avere unโopinione, per riuscire a vivere in un posto aprendosi ad altri mondi con cui avviare uno scambio proficuo. Lo stesso scambio โa somma positivaโ che nella tre giorni, dal 23 al 25 agosto, รจ stato ottenuto dallโinterazione tra la comunitร locale e gli artisti contemporanei Claudio Chiaravalloti (in arte Claudio Morne), Francesco Caporale (in arte Fra! Design) e Giovanni Esposito (in arte Quasirosso) che hanno realizzato i tre murales tra le case diroccate del borgo antico. Opere che riprendono il tema affrontato nella seconda edizione di โnTramenti ossia โIl corpo tra reale, percepito e rappresentatoโ e che sono perfettamente contestualizzate nel posto che le ospitano con il richiamo al passato (nel caso di Morne) oppure con la rappresentazione di storie personali e interiori in cui chiunque puรฒ riconoscersi.
SFIDA VINTA. Spenti i riflettori della kermesse – che il Comune di Cardinale ha parzialmente patrocinato e che, come ha evidenziato l’assessore alla Cultura Giosuรจ Costa, ha fortemente sostenuto l’idea della Via dell’Arte-, a tirare le somme รจ il direttore artistico Maria De Giorgio: โIl coinvolgimento trasversale che abbiamo registrato รจ il vero successo dellโiniziativa. Siamo riusciti nellโintento di catturare lโattenzione di un pubblico variegato attraverso una serie di azioni miste che spaziano dal mondo della street art ai workshop multidisciplinari, dallโambito scientifico a quello artistico-filosofico, o ancora offrendo alla collettivitร lโesperienza dello showcooking live con Paolo Caridi, che ha esaltato lโautenticitร del territorio che produce la famosa โTonda Calabreseโ. Questo tipo di programmazione ha stimolato le persone, parte integrante dellโiniziativa, allโosservazione, alla riflessione e alla curiositร โ.
COLTIVARE LA DIMENSIONE DEL BELLO PER CURARE LE FERITE. Lโobiettivo รจ lasciare in ereditร e in custodia alla comunitร una sorta di museo diffuso: โIn queste due prime edizioni sono state realizzate sei opere di arte pubblica. Una raccolta che potrร in futuro arricchirsi con installazioni site specific ed anche scultoree cercando di popolare gli spazi che in parte sono stati dimenticati. I creativi hanno operato nelle aree โCavalieriโ e โMarchisiโ dove sono evidenti le ferite e le lacerazioni lasciate dagli avversi avvenimenti storici. Qui le opere sono un dato tangibile, diventano testimonianza del Festival e danno vita ad una dimensione del ricordo visivo, superando il ricordo legato alla mera memoria che puรฒ derivare dalla partecipazione agli eventi. Questa operazione permette di coltivare la dimensione del bello. Inserire tra le macerie degli elementi di bellezza diventa una cura, per lโocchio e per lo spirito, un modo per tutelare il territorioโ.
LA VIA DELLโARTE E DEI SAPORI: IL COLLEGAMENTO CON LA TAPPA DI BROGNATURO: Un Festival in espansione. Dopo Cardinale che ha visto le tre giornate dal 23 al 25 agosto, da lunedรฌ 28 e fino allโ1 di settembre โnTramenti, con il sottotitolo di โTerra chi chiamaโ si sposta a Brognaturo, altro paese delle Serre calabresi: โLโidea รจ di creare la via dellโarte e dei sapori. I sapori sono lโidentitร territoriale, ogni paese ha infatti la propria caratteristica peculiare sia di cadenza linguistica sia di affiliazione ad alcuni alimenti. Dallโaltra parte vorremmo che ci fosse una continuitร di dialogo tra queste comunitร suscitata dalla cultura e dallโimpronta dellโarte che rimane. Lโimpegno รจ volto affinchรฉ le piccole comunitร comprendano la necessitร di unirsi tra di loro, unโunione che puรฒ dare forza, creare coesione, apertura, essere da sprone per la crescita e lo sviluppo di queste aree. Non vogliamo erigere muri ma abbatterli. Questo puรฒ invogliare le persone che pensano che le potenzialitร turistiche della Calabria siano esclusivamente legate al mondo del mare a spostarsi anche verso lโentroterra, la parte piรน ricca di questa regione dal punto di vista storico-culturale e a scoprire unโaltra faccia della nostra regione.
A tal proposito trovo interessante il concetto espresso dal regista Michelangelo Frammartino durante la presentazione della pellicola โLe quattro volteโ ossia che bisogna immaginare la fascia costiera come la pelle della Calabria mentre i paesi dellโentroterra sono gli organi vitali. Per attirare le persone verso queste zone bisogna renderle piรน attrattive, anche dal punto di vista mediatico, ad esempio attraverso il circuito delle opere dโarte. A queste due tappe, Cardinale e Brognaturo, ci auguriamo di aggiungerne altre in modo da creare aggregazione dialogativa e far uscire dalla dimenticanza i comuni montaniโ.
I CONTENUTI. Innovativi, dirompenti, stimolanti gli argomenti affrontati: โAbbiamo osato molto dal punto di vista della proposta. Abbiamo trattato il tema del corpo sotto tanti punti di vista e sfaccettature. Abbiamo sfidato la platea indicando prospettive inusuali e ambiziose. Ad esempio la proiezione della pellicola di Frammartino รจ stata una proposta rischiosa perchรฉ si tratta di unโopera complessa, di livello dove lโassenza di dialogo richiede ancora piรน attenzione. Eppure la piazza era gremita e nessuno ha abbandonato le sedute. Le persone sono rimaste fino alla fine. Il regista ha accettato di raccontare la sua visione del film. Molte persone hanno ritrovato in quella pellicola una dimensione rurale che riconoscevano: il belare della capra, la figura anziana, una serie di rituali che vengono portati avanti, il lavoro dei carbonai, la natura superba. ร stato un momento significativo del Festival. Il pubblico รจ stato sfidato anche nella proposta dello spettacolo di danza e recitazione dal titolo Rituale con Annalisa Pisani e Roberta Sesisto, dove la parola si รจ unita al movimento del corpo e alle sonoritร innovative sul sagrato della Chiesa ottenendo una narrativa fatta da unโarticolazione ben diversa rispetto a quello che รจ il classico teatro che in genere viene presentato nelle zone piรน interne. Di grande impatto per i partecipanti anche il workshop sulla fotografia per indagare il corpo e condividere con tutti quella che ciascuno riconosce come la parte di se che crea disagio. In questo caso cโรจ stata una partecipazione consapevole soprattutto da parte di donne adulteโ.
GLI ARTISTI. Il risultato del live painting della seconda edizione di โnTramenti รจ un tris di opere di qualitร : โAmiamo lasciare agli artisti la propria libertร di espressione ma condividendo il tema madre che in questo caso era quello del corpo. Ognuno lo ha affrontato dal proprio punto di vista. Nellโillustrazione di Chiaravalloti cโรจ il corpo che trasmette emozioni: lโabbraccio e lโincontro percepito nel volto e nello sguardo. Quello di un nonno che accoglie i propri nipoti. Un murales di grandi dimensioni posizionato nella parte piรน alta del borgo che sovrasta la zona circostante e attraverso le linee cinetiche dai colori caldi trasmette energia e vitalitร . Fra! con la doodle art ha realizzato unโopera dalla lirica scherzosa, spensierata ma che racchiude le tante storie che ha raccolto interpellando la gente del posto e la comunitร social. Ogni oggetto rappresentato racchiude il rapporto, a volte anche problematico e conflittuale, con il proprio corpo: lo specchio che spaventa, la felpa che serve a coprire una fisicitร non apprezzata. Cโรจ stato un grandissimo scambio e possiamo definirla unโopera comunitaria. E poi il muro dellโartista campano Quasirosso dove il corpo si scompone in una serie di ingranaggi che diventano elementi decorativi. Tutte opere che attendono di essere osservate e interpretate. Che vivranno e si rinnoveranno nel tempo attraverso lo sguardo di ogni visitatore. Lโarte che diventa richiamo, che accoglie, che unisce e che proietta lโintera comunitร sul mondo.
IL GIOIELLO IDENTITARIO. Altra traccia โluminosaโ lasciata dalla seconda stagione della kermesse รจ il gioiello che diventerร il simbolo identitario del Borgo di Cardinale. Il concetto di base per lโelaborazione del monile รจ partito dalla selezione di bozzetti prodotti per il contest โDi mano in manoโ con la chiamata ad elaborare un progetto sulla nocciola tonda di Calabria. La scelta, tra le venti adesioni, รจ ricaduta sul progetto di Laura Paterlini di Reggio Emilia che concepiva un gioiello formato da una corazza colorata con allโinterno un nucleo in filo metallico.
Lโelaborazione รจ stata curata dal team di Officina Orafa attenendosi al concetto di base ampliandolo e adattandolo alle esigenze di produzione. Nasce cosรฌ il gioiello โscorzaโ che vede un elemento di corazza metallica con smalti policromi a protezione del nucleo, la nocciola tonda calabrese, realizzato anchโesso in argento massiccio a simboleggiare la comunitร che si stringe a protezione del bene per essa piรน prezioso: la nocciola. I colori utilizzati per gli smalti richiamano gli elementi della natura: sole, cielo, vegetazione e terra. Elementi anchโessi da proteggere e da tutelare.
Rosita Mercatante per Davoli Zone – Portale dello Jonio