
Un progetto costruito nello spazio temporale necessario perchΓ© ogni accadimento prenda vita e forma
Il luogo dβorigine Γ¨ appartenenza, Γ¨ identitΓ . Γ relazione continua con il proprio essere e con la propria interioritΓ . PuΓ² essere limite come opportunitΓ . Sono soprattutto limiti da superare e opportunitΓ da creare per coloro che abitano le piccole realtΓ del Sud.
Un punto di partenza da cui si diramano idee, attivitΓ , progetti, proposte.
Una serie di contributi tra cui si inserisce anche quello di chi – con lβintento di dare nuove occasioni alle piccole comunitΓ – sceglie di operare attraverso la cultura e le forme dellβarte, diventando anche monito allo spostamento, proprio verso quelle zone che tendono allβisolamento.
Un modo per accendere la fiammella del bello che possa riempire e illuminare le menti e i luoghi.
Γ il caso della manifestazione βnTramenti ideata e prodotta da Calliope – Uno Sguardo sull’Arte, un collettivo di donne impegnate a divulgare la storia dellβarte considerato come strumento per spalancare le porte di mondi affascinanti, permettendo a tutti di viaggiare nel tempo, guardando alla dimensione urbana degli artisti. Arte in senso lato, nelle sue molteplici sfaccettature. Da qui la struttura multidisciplinare del programma con eventi che spaziano dallβarte figurativa alla letteratura, dalla filosofia alla danza con lβobiettivo di far cogliere come la sinergia di diverse discipline porti ad unβapertura di conoscenze e quindi ad una visione del mondo piΓΉ critica e piΓΉ consapevole.
I fattori identitari del Festival βnTramenti, che si appresta a tagliare il nastro della seconda edizione, sono racchiusi nella sua denominazione. Il termine βnTramenti, infatti, unisce perfettamente le due anime della manifestazione. In primis cβΓ¨ la derivazione dialettale che vuole essere un chiaro richiamo alle origini. Vuol dire frattanto, nel mentre. Una locuzione avverbiale che indica lo spazio che intercorre tra due fatti o momenti successivi anche distanti tra loro, in quanto vi si determinino contemporaneamente altri fatti o situazioni. Un richiamo al ruolo del tempo, il cui scorrere Γ¨ necessario perchΓ© le cose accadano. Un lasso temporale che diventa lo spazio grazie al quale e dentro al quale le cose prendono vita e forma.
CβΓ¨ poi una seconda interpretazione che proviene dalla suggestione della medesima parola da parte di chi non conosce il vernacolo calabrese e porta con sΓ© un bagaglio identitario diverso. βItalianizzandoβ la pronuncia si arriva a formulare la connessione βtra le mentiβ, quindi il confronto delle idee.
Palese il rifiuto ad attribuire al progetto il carattere estemporaneo. La strada che Γ¨ stata intrapresa dagli organizzatori Γ¨ molto piΓΉ ambiziosa: creare un movimento perenne e costante finalizzato a vitalizzare il territorio. Un lavoro che non conosce pause e trova la massima esplicazione nella programmazione delle iniziative che si svolgono nellβultima settimana di agosto, periodo in cui viene catturata prevalentemente lβattenzione delle persone del posto.
Si punta allβimpatto educativo che il contatto con gli artisti e la partecipazione alle loro performance e dibattiti puΓ² avere sui cittadini di un piccolo paese che deve fare i conti con la problematica dello spopolamento sia in termini di perdita di capitale umano che intellettuale. Ecco il senso dellβopportunitΓ per colmare il gap con altre realtΓ piΓΉ βattrezzateβ e competitive: offrire nuovi stimoli per accendere la curiositΓ delle persone che potranno compiere un viaggio di scoperta dentro e fuori dai confini del proprio microcosmo. Magari con lo sguardo sempre rivolto alla Calabria come Γ¨ stato per la stessa Maria De Giorgio, direttore artistico del Festival, che trasferitasi a Milano per gli studi universitari ha continuato, negli anni, ad alimentare il suo rapporto con le origini.
Una storia tra le tante storie dei calabresi che hanno varcato la soglia della regione per intraprendere un percorso formativo senza mai recidere il cordone ombelicale con la terra-madre e verso cui avvertono un dovere di restituzione: βHo impresso in mente lβinsegnamento di mio padre di avere una buona conoscenza della mia terra prima di diventare figlia del mondo. Sono andata fuori per acquisire conoscenze per poi tornare e restituire un seme alla terra che mi ha dato i nataliβ spiega De Giorgio che invita tutti i calabresi a non cadere nellβapatia: βIl problema della Calabria Γ¨ dato dal fatto che si Γ¨ dovuta privare di tante menti giovani e che le Γ¨ stato restituito poco. Se si creasse un proficuo dialogo tra chi rimane e chi va, entrambe le parti ne beneficerebbero: chi resta potrebbe essere spronato da chi vive fuori e chi Γ¨ andato via potrebbe continuare a mantenere saldo un legame con la terra dβorigine. Spesso ci si chiede se ci vuole piΓΉ coraggio a rimanere o ad andare. Io ritengo che non importa che si vada o si rimanga. Quello che fa la differenza Γ¨ essere fattivi. Spesso accade che chi rimane perde il senso critico e incolpi il terzo per tutta una serie di carenze. Invece il cambiamento potrebbe partire dal fare di queste personeβ.
Per mettere in circolo tutte (e sono tante) le potenzialitΓ della Calabria una strada percorribile potrebbe essere quella della coesione delle piccole realtΓ . Su questa scia la principale novitΓ della seconda edizione del Festival βnTramenti Γ¨ la doppia location che vedrΓ il coinvolgimento, oltre che del comune di Cardinale, anche di quello di Brognaturo. Due versioni che sono state modellate seguendo le peculiaritΓ dei luoghi che le ospitano come si evince dai sottotitoli assegnati agli eventi. Nel primo caso in risalto la produzione della nocciola chiamata βLa Tonda Calabreseβ.
Sfogliando il programma in evidenza due appuntamenti innovativi sul tema del corpo tra rappresentazione e percezione. Il workshop con la fotografa Valentina Procopio sarΓ unβesperienza forte e intensa per il pubblico a cui verrΓ richiesto di scattare con il proprio cellulare delle foto dei corpi degli altri e dopo il lavoro di stampa delle immagini verrΓ creato un racconto da cui si prenderΓ spunto per il dibattito sullβinterpretazione del corpo che non deve essere per forza rientrare in determinati canoni.
Sulla stessa linea lβevento βParole per il corpoβ tenuto dalla storica dellβarte Maria De Giorgio insieme alla filosofa Giorgia Perin con lβobiettivo di scardinare il concetto di bellezza ideale proveniente dalla cultura greca. Lβanalisi delle opere dβarte e la riflessione filosofica guideranno ad una nuova visione del corpo lontana da quella puramente fisica. Verranno portate in scena una selezione di opere che raccontano il corpo senza farlo vedere. Si pensi a Picasso che destruttura il corpo e ne ottiene delle impronte.
Spazio anche al cinema sotto le stelle con la proiezione del lungometraggio βLe quattro volteβ di Michelangelo Frammartino.
Suggestivo lo spettacolo performativo con la ballerina Annalisa Pisani e la recitazione di Roberto Sestito sulle musiche di Biagio Accardi, un rituale, uno spettacolo performativo.
Ad animare le vie del borgo il live painting con gli artisti contemporanei che realizzeranno murales anche di grandi dimensioni come Claudio Chiaravalloti (in arte Claudio Monre), Francesco Caporale (in arte Fra! Design) che ritorna dopo lβesperienza dello scorso anno) e Giovanni Esposito (in arte Quasirosso).
A lasciare una traccia indelebile sarΓ il manufatto realizzato con il progetto vincitore del contest βDi mano in manoβ. Un gioiello identitario per ciascuna delle due comunitΓ realizzato appositamente dallβOfficina Orafa di Cardinale.
Il programma completo del Festival Γ¨ consultabile su www.ntramenti.it . Per alcuni eventi Γ¨ richiesta la prenotazione.
Rosita Mercatante per Davoli Zone – Portale dello Jonio
