๐€ ๐‚๐€๐‘๐ƒ๐ˆ๐๐€๐‹๐„ ๐‚๐€๐‹๐€ ๐ˆ๐‹ ๐’๐ˆ๐๐€๐‘๐ˆ๐Ž ๐’๐”๐‹๐‹๐€ ๐’๐„๐‚๐Ž๐๐ƒ๐€ ๐„๐ƒ๐ˆ๐™๐ˆ๐Ž๐๐„ ๐ƒ๐„๐‹ ๐…๐„๐’๐“๐ˆ๐•๐€๐‹ โ€™๐๐“๐‘๐€๐Œ๐„๐๐“๐ˆ

Una manifestazione culturale in espansione che da questโ€™anno approda anche a Brognaturo

Nessun red carpet su cui sfilare. E neppure fari puntati su personaggi famosi che attirano โ€œcultoriโ€ di selfie e autografi. A fare da richiamo ci sono idee e parole che prendono forma e contaminano unโ€™intera comunitร . Cโ€™รจ la forza di un progetto che invade i vicoli di un borgo, rispettando la sua naturale connotazione e lasciando tracce tangibili, indelebili. Cโ€™รจ la condivisione e la partecipazione attiva di un gruppo di persone che si riconoscono lungo i contorni di unโ€™identitร  comune da preservare e valorizzare. รˆ questo il Festival โ€˜nTramenti a Cardinale, comune montano in provincia di Catanzaro che conserva le rovine del borgo antico tra un silenzio innaturale e il fascino irregolare di vecchie abitazioni abbandonate.

Luoghi prescelti da un collettivo di professioniste provenienti da tutta Italia, guidato dalla storica dellโ€™arte Maria De Giorgio, per spargere i semi della cultura. La cultura, declinata nelle svariate forme dellโ€™arte, come strumento per ottenere la libertร  di pensiero, per avere unโ€™opinione, per riuscire a vivere in un posto aprendosi ad altri mondi con cui avviare uno scambio proficuo. Lo stesso scambio โ€œa somma positivaโ€ che nella tre giorni, dal 23 al 25 agosto, รจ stato ottenuto dallโ€™interazione tra la comunitร  locale e gli artisti contemporanei Claudio Chiaravalloti (in arte Claudio Morne), Francesco Caporale (in arte Fra! Design) e Giovanni Esposito (in arte Quasirosso) che hanno realizzato i tre murales tra le case diroccate del borgo antico. Opere che riprendono il tema affrontato nella seconda edizione di โ€˜nTramenti ossia โ€œIl corpo tra reale, percepito e rappresentatoโ€ e che sono perfettamente contestualizzate nel posto che le ospitano con il richiamo al passato (nel caso di Morne) oppure con la rappresentazione di storie personali e interiori in cui chiunque puรฒ riconoscersi.

SFIDA VINTA. Spenti i riflettori della kermesse – che il Comune di Cardinale ha parzialmente patrocinato e che, come ha evidenziato l’assessore alla Cultura Giosuรจ Costa, ha fortemente sostenuto l’idea della Via dell’Arte-, a tirare le somme รจ il direttore artistico Maria De Giorgio: โ€œIl coinvolgimento trasversale che abbiamo registrato รจ il vero successo dellโ€™iniziativa. Siamo riusciti nellโ€™intento di catturare lโ€™attenzione di un pubblico variegato attraverso una serie di azioni miste che spaziano dal mondo della street art ai workshop multidisciplinari, dallโ€™ambito scientifico a quello artistico-filosofico, o ancora offrendo alla collettivitร  lโ€™esperienza dello showcooking live con Paolo Caridi, che ha esaltato lโ€™autenticitร  del territorio che produce la famosa โ€œTonda Calabreseโ€. Questo tipo di programmazione ha stimolato le persone, parte integrante dellโ€™iniziativa, allโ€™osservazione, alla riflessione e alla curiositร โ€.

COLTIVARE LA DIMENSIONE DEL BELLO PER CURARE LE FERITE. Lโ€™obiettivo รจ lasciare in ereditร  e in custodia alla comunitร  una sorta di museo diffuso: โ€œIn queste due prime edizioni sono state realizzate sei opere di arte pubblica. Una raccolta che potrร  in futuro arricchirsi con installazioni site specific ed anche scultoree cercando di popolare gli spazi che in parte sono stati dimenticati. I creativi hanno operato nelle aree โ€œCavalieriโ€ e โ€œMarchisiโ€ dove sono evidenti le ferite e le lacerazioni lasciate dagli avversi avvenimenti storici. Qui le opere sono un dato tangibile, diventano testimonianza del Festival e danno vita ad una dimensione del ricordo visivo, superando il ricordo legato alla mera memoria che puรฒ derivare dalla partecipazione agli eventi. Questa operazione permette di coltivare la dimensione del bello. Inserire tra le macerie degli elementi di bellezza diventa una cura, per lโ€™occhio e per lo spirito, un modo per tutelare il territorioโ€.

LA VIA DELLโ€™ARTE E DEI SAPORI: IL COLLEGAMENTO CON LA TAPPA DI BROGNATURO: Un Festival in espansione. Dopo Cardinale che ha visto le tre giornate dal 23 al 25 agosto, da lunedรฌ 28 e fino allโ€™1 di settembre โ€˜nTramenti, con il sottotitolo di โ€œTerra chi chiamaโ€ si sposta a Brognaturo, altro paese delle Serre calabresi: โ€œLโ€™idea รจ di creare la via dellโ€™arte e dei sapori. I sapori sono lโ€™identitร  territoriale, ogni paese ha infatti la propria caratteristica peculiare sia di cadenza linguistica sia di affiliazione ad alcuni alimenti. Dallโ€™altra parte vorremmo che ci fosse una continuitร  di dialogo tra queste comunitร  suscitata dalla cultura e dallโ€™impronta dellโ€™arte che rimane. Lโ€™impegno รจ volto affinchรฉ le piccole comunitร  comprendano la necessitร  di unirsi tra di loro, unโ€™unione che puรฒ dare forza, creare coesione, apertura, essere da sprone per la crescita e lo sviluppo di queste aree. Non vogliamo erigere muri ma abbatterli. Questo puรฒ invogliare le persone che pensano che le potenzialitร  turistiche della Calabria siano esclusivamente legate al mondo del mare a spostarsi anche verso lโ€™entroterra, la parte piรน ricca di questa regione dal punto di vista storico-culturale e a scoprire unโ€™altra faccia della nostra regione.

A tal proposito trovo interessante il concetto espresso dal regista Michelangelo Frammartino durante la presentazione della pellicola โ€œLe quattro volteโ€ ossia che bisogna immaginare la fascia costiera come la pelle della Calabria mentre i paesi dellโ€™entroterra sono gli organi vitali. Per attirare le persone verso queste zone bisogna renderle piรน attrattive, anche dal punto di vista mediatico, ad esempio attraverso il circuito delle opere dโ€™arte. A queste due tappe, Cardinale e Brognaturo, ci auguriamo di aggiungerne altre in modo da creare aggregazione dialogativa e far uscire dalla dimenticanza i comuni montaniโ€.

I CONTENUTI. Innovativi, dirompenti, stimolanti gli argomenti affrontati: โ€œAbbiamo osato molto dal punto di vista della proposta. Abbiamo trattato il tema del corpo sotto tanti punti di vista e sfaccettature. Abbiamo sfidato la platea indicando prospettive inusuali e ambiziose. Ad esempio la proiezione della pellicola di Frammartino รจ stata una proposta rischiosa perchรฉ si tratta di unโ€™opera complessa, di livello dove lโ€™assenza di dialogo richiede ancora piรน attenzione. Eppure la piazza era gremita e nessuno ha abbandonato le sedute. Le persone sono rimaste fino alla fine. Il regista ha accettato di raccontare la sua visione del film. Molte persone hanno ritrovato in quella pellicola una dimensione rurale che riconoscevano: il belare della capra, la figura anziana, una serie di rituali che vengono portati avanti, il lavoro dei carbonai, la natura superba. รˆ stato un momento significativo del Festival. Il pubblico รจ stato sfidato anche nella proposta dello spettacolo di danza e recitazione dal titolo Rituale con Annalisa Pisani e Roberta Sesisto, dove la parola si รจ unita al movimento del corpo e alle sonoritร  innovative sul sagrato della Chiesa ottenendo una narrativa fatta da unโ€™articolazione ben diversa rispetto a quello che รจ il classico teatro che in genere viene presentato nelle zone piรน interne. Di grande impatto per i partecipanti anche il workshop sulla fotografia per indagare il corpo e condividere con tutti quella che ciascuno riconosce come la parte di se che crea disagio. In questo caso cโ€™รจ stata una partecipazione consapevole soprattutto da parte di donne adulteโ€.

GLI ARTISTI. Il risultato del live painting della seconda edizione di โ€™nTramenti รจ un tris di opere di qualitร : โ€œAmiamo lasciare agli artisti la propria libertร  di espressione ma condividendo il tema madre che in questo caso era quello del corpo. Ognuno lo ha affrontato dal proprio punto di vista. Nellโ€™illustrazione di Chiaravalloti cโ€™รจ il corpo che trasmette emozioni: lโ€™abbraccio e lโ€™incontro percepito nel volto e nello sguardo. Quello di un nonno che accoglie i propri nipoti. Un murales di grandi dimensioni posizionato nella parte piรน alta del borgo che sovrasta la zona circostante e attraverso le linee cinetiche dai colori caldi trasmette energia e vitalitร . Fra! con la doodle art ha realizzato unโ€™opera dalla lirica scherzosa, spensierata ma che racchiude le tante storie che ha raccolto interpellando la gente del posto e la comunitร  social. Ogni oggetto rappresentato racchiude il rapporto, a volte anche problematico e conflittuale, con il proprio corpo: lo specchio che spaventa, la felpa che serve a coprire una fisicitร  non apprezzata. Cโ€™รจ stato un grandissimo scambio e possiamo definirla unโ€™opera comunitaria. E poi il muro dellโ€™artista campano Quasirosso dove il corpo si scompone in una serie di ingranaggi che diventano elementi decorativi. Tutte opere che attendono di essere osservate e interpretate. Che vivranno e si rinnoveranno nel tempo attraverso lo sguardo di ogni visitatore. Lโ€™arte che diventa richiamo, che accoglie, che unisce e che proietta lโ€™intera comunitร  sul mondo.

IL GIOIELLO IDENTITARIO. Altra traccia โ€œluminosaโ€ lasciata dalla seconda stagione della kermesse รจ il gioiello che diventerร  il simbolo identitario del Borgo di Cardinale. Il concetto di base per lโ€™elaborazione del monile รจ partito dalla selezione di bozzetti prodotti per il contest โ€œDi mano in manoโ€ con la chiamata ad elaborare un progetto sulla nocciola tonda di Calabria. La scelta, tra le venti adesioni, รจ ricaduta sul progetto di Laura Paterlini di Reggio Emilia che concepiva un gioiello formato da una corazza colorata con allโ€™interno un nucleo in filo metallico.

Lโ€™elaborazione รจ stata curata dal team di Officina Orafa attenendosi al concetto di base ampliandolo e adattandolo alle esigenze di produzione. Nasce cosรฌ il gioiello โ€œscorzaโ€ che vede un elemento di corazza metallica con smalti policromi a protezione del nucleo, la nocciola tonda calabrese, realizzato anchโ€™esso in argento massiccio a simboleggiare la comunitร  che si stringe a protezione del bene per essa piรน prezioso: la nocciola. I colori utilizzati per gli smalti richiamano gli elementi della natura: sole, cielo, vegetazione e terra. Elementi anchโ€™essi da proteggere e da tutelare.

Rosita Mercatante per Davoli Zone – Portale dello Jonio

Tutte le reazioni:

Una manifestazione culturale in espansione che da questโ€™anno approda anche a Brognaturo

Nessun red carpet su cui sfilare. E neppure fari puntati su personaggi famosi che attirano โ€œcultoriโ€ di selfie e autografi. A fare da richiamo ci sono idee e parole che prendono forma e contaminano unโ€™intera comunitร . Cโ€™รจ la forza di un progetto che invade i vicoli di un borgo, rispettando la sua naturale connotazione e lasciando tracce tangibili, indelebili. Cโ€™รจ la condivisione e la partecipazione attiva di un gruppo di persone che si riconoscono lungo i contorni di unโ€™identitร  comune da preservare e valorizzare. รˆ questo il Festival โ€˜nTramenti a Cardinale, comune montano in provincia di Catanzaro che conserva le rovine del borgo antico tra un silenzio innaturale e il fascino irregolare di vecchie abitazioni abbandonate.

Luoghi prescelti da un collettivo di professioniste provenienti da tutta Italia, guidato dalla storica dellโ€™arte Maria De Giorgio, per spargere i semi della cultura. La cultura, declinata nelle svariate forme dellโ€™arte, come strumento per ottenere la libertร  di pensiero, per avere unโ€™opinione, per riuscire a vivere in un posto aprendosi ad altri mondi con cui avviare uno scambio proficuo. Lo stesso scambio โ€œa somma positivaโ€ che nella tre giorni, dal 23 al 25 agosto, รจ stato ottenuto dallโ€™interazione tra la comunitร  locale e gli artisti contemporanei Claudio Chiaravalloti (in arte Claudio Morne), Francesco Caporale (in arte Fra! Design) e Giovanni Esposito (in arte Quasirosso) che hanno realizzato i tre murales tra le case diroccate del borgo antico. Opere che riprendono il tema affrontato nella seconda edizione di โ€˜nTramenti ossia โ€œIl corpo tra reale, percepito e rappresentatoโ€ e che sono perfettamente contestualizzate nel posto che le ospitano con il richiamo al passato (nel caso di Morne) oppure con la rappresentazione di storie personali e interiori in cui chiunque puรฒ riconoscersi.

SFIDA VINTA. Spenti i riflettori della kermesse – che il Comune di Cardinale ha parzialmente patrocinato e che, come ha evidenziato l’assessore alla Cultura Giosuรจ Costa, ha fortemente sostenuto l’idea della Via dell’Arte-, a tirare le somme รจ il direttore artistico Maria De Giorgio: โ€œIl coinvolgimento trasversale che abbiamo registrato รจ il vero successo dellโ€™iniziativa. Siamo riusciti nellโ€™intento di catturare lโ€™attenzione di un pubblico variegato attraverso una serie di azioni miste che spaziano dal mondo della street art ai workshop multidisciplinari, dallโ€™ambito scientifico a quello artistico-filosofico, o ancora offrendo alla collettivitร  lโ€™esperienza dello showcooking live con Paolo Caridi, che ha esaltato lโ€™autenticitร  del territorio che produce la famosa โ€œTonda Calabreseโ€. Questo tipo di programmazione ha stimolato le persone, parte integrante dellโ€™iniziativa, allโ€™osservazione, alla riflessione e alla curiositร โ€.

COLTIVARE LA DIMENSIONE DEL BELLO PER CURARE LE FERITE. Lโ€™obiettivo รจ lasciare in ereditร  e in custodia alla comunitร  una sorta di museo diffuso: โ€œIn queste due prime edizioni sono state realizzate sei opere di arte pubblica. Una raccolta che potrร  in futuro arricchirsi con installazioni site specific ed anche scultoree cercando di popolare gli spazi che in parte sono stati dimenticati. I creativi hanno operato nelle aree โ€œCavalieriโ€ e โ€œMarchisiโ€ dove sono evidenti le ferite e le lacerazioni lasciate dagli avversi avvenimenti storici. Qui le opere sono un dato tangibile, diventano testimonianza del Festival e danno vita ad una dimensione del ricordo visivo, superando il ricordo legato alla mera memoria che puรฒ derivare dalla partecipazione agli eventi. Questa operazione permette di coltivare la dimensione del bello. Inserire tra le macerie degli elementi di bellezza diventa una cura, per lโ€™occhio e per lo spirito, un modo per tutelare il territorioโ€.

LA VIA DELLโ€™ARTE E DEI SAPORI: IL COLLEGAMENTO CON LA TAPPA DI BROGNATURO: Un Festival in espansione. Dopo Cardinale che ha visto le tre giornate dal 23 al 25 agosto, da lunedรฌ 28 e fino allโ€™1 di settembre โ€˜nTramenti, con il sottotitolo di โ€œTerra chi chiamaโ€ si sposta a Brognaturo, altro paese delle Serre calabresi: โ€œLโ€™idea รจ di creare la via dellโ€™arte e dei sapori. I sapori sono lโ€™identitร  territoriale, ogni paese ha infatti la propria caratteristica peculiare sia di cadenza linguistica sia di affiliazione ad alcuni alimenti. Dallโ€™altra parte vorremmo che ci fosse una continuitร  di dialogo tra queste comunitร  suscitata dalla cultura e dallโ€™impronta dellโ€™arte che rimane. Lโ€™impegno รจ volto affinchรฉ le piccole comunitร  comprendano la necessitร  di unirsi tra di loro, unโ€™unione che puรฒ dare forza, creare coesione, apertura, essere da sprone per la crescita e lo sviluppo di queste aree. Non vogliamo erigere muri ma abbatterli. Questo puรฒ invogliare le persone che pensano che le potenzialitร  turistiche della Calabria siano esclusivamente legate al mondo del mare a spostarsi anche verso lโ€™entroterra, la parte piรน ricca di questa regione dal punto di vista storico-culturale e a scoprire unโ€™altra faccia della nostra regione.

A tal proposito trovo interessante il concetto espresso dal regista Michelangelo Frammartino durante la presentazione della pellicola โ€œLe quattro volteโ€ ossia che bisogna immaginare la fascia costiera come la pelle della Calabria mentre i paesi dellโ€™entroterra sono gli organi vitali. Per attirare le persone verso queste zone bisogna renderle piรน attrattive, anche dal punto di vista mediatico, ad esempio attraverso il circuito delle opere dโ€™arte. A queste due tappe, Cardinale e Brognaturo, ci auguriamo di aggiungerne altre in modo da creare aggregazione dialogativa e far uscire dalla dimenticanza i comuni montaniโ€.

I CONTENUTI. Innovativi, dirompenti, stimolanti gli argomenti affrontati: โ€œAbbiamo osato molto dal punto di vista della proposta. Abbiamo trattato il tema del corpo sotto tanti punti di vista e sfaccettature. Abbiamo sfidato la platea indicando prospettive inusuali e ambiziose. Ad esempio la proiezione della pellicola di Frammartino รจ stata una proposta rischiosa perchรฉ si tratta di unโ€™opera complessa, di livello dove lโ€™assenza di dialogo richiede ancora piรน attenzione. Eppure la piazza era gremita e nessuno ha abbandonato le sedute. Le persone sono rimaste fino alla fine. Il regista ha accettato di raccontare la sua visione del film. Molte persone hanno ritrovato in quella pellicola una dimensione rurale che riconoscevano: il belare della capra, la figura anziana, una serie di rituali che vengono portati avanti, il lavoro dei carbonai, la natura superba. รˆ stato un momento significativo del Festival. Il pubblico รจ stato sfidato anche nella proposta dello spettacolo di danza e recitazione dal titolo Rituale con Annalisa Pisani e Roberta Sesisto, dove la parola si รจ unita al movimento del corpo e alle sonoritร  innovative sul sagrato della Chiesa ottenendo una narrativa fatta da unโ€™articolazione ben diversa rispetto a quello che รจ il classico teatro che in genere viene presentato nelle zone piรน interne. Di grande impatto per i partecipanti anche il workshop sulla fotografia per indagare il corpo e condividere con tutti quella che ciascuno riconosce come la parte di se che crea disagio. In questo caso cโ€™รจ stata una partecipazione consapevole soprattutto da parte di donne adulteโ€.

GLI ARTISTI. Il risultato del live painting della seconda edizione di โ€™nTramenti รจ un tris di opere di qualitร : โ€œAmiamo lasciare agli artisti la propria libertร  di espressione ma condividendo il tema madre che in questo caso era quello del corpo. Ognuno lo ha affrontato dal proprio punto di vista. Nellโ€™illustrazione di Chiaravalloti cโ€™รจ il corpo che trasmette emozioni: lโ€™abbraccio e lโ€™incontro percepito nel volto e nello sguardo. Quello di un nonno che accoglie i propri nipoti. Un murales di grandi dimensioni posizionato nella parte piรน alta del borgo che sovrasta la zona circostante e attraverso le linee cinetiche dai colori caldi trasmette energia e vitalitร . Fra! con la doodle art ha realizzato unโ€™opera dalla lirica scherzosa, spensierata ma che racchiude le tante storie che ha raccolto interpellando la gente del posto e la comunitร  social. Ogni oggetto rappresentato racchiude il rapporto, a volte anche problematico e conflittuale, con il proprio corpo: lo specchio che spaventa, la felpa che serve a coprire una fisicitร  non apprezzata. Cโ€™รจ stato un grandissimo scambio e possiamo definirla unโ€™opera comunitaria. E poi il muro dellโ€™artista campano Quasirosso dove il corpo si scompone in una serie di ingranaggi che diventano elementi decorativi. Tutte opere che attendono di essere osservate e interpretate. Che vivranno e si rinnoveranno nel tempo attraverso lo sguardo di ogni visitatore. Lโ€™arte che diventa richiamo, che accoglie, che unisce e che proietta lโ€™intera comunitร  sul mondo.

IL GIOIELLO IDENTITARIO. Altra traccia โ€œluminosaโ€ lasciata dalla seconda stagione della kermesse รจ il gioiello che diventerร  il simbolo identitario del Borgo di Cardinale. Il concetto di base per lโ€™elaborazione del monile รจ partito dalla selezione di bozzetti prodotti per il contest โ€œDi mano in manoโ€ con la chiamata ad elaborare un progetto sulla nocciola tonda di Calabria. La scelta, tra le venti adesioni, รจ ricaduta sul progetto di Laura Paterlini di Reggio Emilia che concepiva un gioiello formato da una corazza colorata con allโ€™interno un nucleo in filo metallico.

Lโ€™elaborazione รจ stata curata dal team di Officina Orafa attenendosi al concetto di base ampliandolo e adattandolo alle esigenze di produzione. Nasce cosรฌ il gioiello โ€œscorzaโ€ che vede un elemento di corazza metallica con smalti policromi a protezione del nucleo, la nocciola tonda calabrese, realizzato anchโ€™esso in argento massiccio a simboleggiare la comunitร  che si stringe a protezione del bene per essa piรน prezioso: la nocciola. I colori utilizzati per gli smalti richiamano gli elementi della natura: sole, cielo, vegetazione e terra. Elementi anchโ€™essi da proteggere e da tutelare.

Rosita Mercatante per Davoli Zone – Portale dello Jonio