LA MISSIONE DI DANIEL CUNDARI “COSÌ IL DIALETTO DI CUTI DIVENTA LINGUA UNIVERSALE”

Il poeta e performer a Brognaturo per 'nTramenti. Nei suoi versi anche la tradizione e la resistenza del sud

Partire dal dialetto di Cuti, il paese d’origine, per costruire un nuovo linguaggio. Con le espressioni dei nonni come base per un idioma universale. Una lingua antica, che parla di temi eterni ma attualissimi come l’acqua, la vita, la terra, la vita rurale. La prima serata del festival β€˜nTramenti, nella sua tappa a Brognaturo, si Γ¨ conclusa con la performance del poeta Daniel Cundari, accompagnato dalla zampogna di Sandro Sottile. Un artista poliedrico, d’impatto anche per la sua gestualitΓ , perfettamente in linea con lo spirito della manifestazione: ha studiato fuori, ha vissuto all’estero ma poi ha deciso di tornare nella sua Calabria.

Nella performance, β€œMade in Cuti”, con il sagrato della Chiesa di Maria Santissima della Consolazione a fare da suggestivo scenario, Cundari ha saputo conservare, valorizzare e sviluppare la lingua delle nostre radici, in un ponte ideale tra passato e futuro. Il poeta di Cuti utilizza la tecnica del repentismo, con il canto della tradizione popolare a tracciare la strada, come se le parole lastricassero la via, β€œcome pietre che portano a casa”, ha spiegato lo stesso Cundari. Nei versi rimbombano le onde del mare, l’acqua. CosΓ¬ come si gusta il sapore del pane, simbolo della vita, con la sua semplicitΓ , sacralitΓ , essenzialitΓ .

Nei brani proposti da Sandro Sottile riecheggiano le storie di resistenza, di un Sud che non si arrende, come nella fase dell’UnitΓ  d’Italia, quando alcuni ritmi erano banditi, vietati, perchΓ© legati al mondo dei Briganti, venivano diffusi di nascosto.

Al termine dello spettacolo Maria De Giorgio, direttrice artistica del festival n’Tramenti ha commentato: β€œAbbiamo apprezzato la profonditΓ  delle parole. Oggi viviamo nella povertΓ  del lessico, questa performance Γ¨ stata un grande dono. Cundari Γ¨ anche impegnato con l’esperienza della Biblioteca di Cuti, per un risveglio e una nuova consapevolezza culturale, per riscoprire l’essenza delle parole” ha detto ancora De Giorgio. β€œC’è una Calabria intellettuale e creativa. Queste iniziative culturali e l’impegno dei suoi artigiani sono esemplari” ha aggiunto la direttrice del festival.

Rosita Mercatante per Davoli Zone – Portale dello Jonio